È un pezzo storico del disegno industriale italiano. E risale a quando FontanaArte era la divisione artistica di una manifattura vetraria diretta da Giò Ponti. In fatto di illuminazione è il simbolo dell’innovazione: la modernità sotto forma di luce sintetizzata attraverso la purezza delle forme e la trasparenza dei materiali. In sintonia con l’estetica razionalista che negli anni ‘30 si esprimeva al meglio attraverso il vetro e il metallo cromato. Materiali che costituiscono la forma e la struttura di questa lampada a sospensione: un diffusore cilindrico in vetro sabbiato, con montatura in ottone cromato, inglobato in dischi di vetro temperato trasparente che formano il disegno di una sfera. Luminosa e immateriale.