Avendo a disposizione la pianta completa della nostra abitazione: individuviamo le aree come le librerie, i quadri, i mobili che vorremmo illuminare o evidenziare e definiamo le direzioni da cui pensiamo sia meglio che provenga la luce.
Apparirà subito evidente che l’illuminazione ottimale si ottiene con un apparecchio specifico per ogni compito visivo.
Per esempio per il soggiorno si vedrà che come minimo è necessario utilizzare un’illuminazione generale, una per il tavolo da pranzo e una per la lettura. A queste si possono poi aggiungere altre illuminazioni create appositamente per realizzare atmosfere diverse: per ascoltare della musica, per lavorare al pc, per leggere, per conversare tra amici, per una cena d’effetto, per vedere delle diapositive o la TV e altre ancora.
In pratica le condizioni che si possono creare in un ambiente domestico sono quasi illimitate e, volendo, si possono realizzare, non per illuminare qualcosa o qualcuno, ma solo per creare degli effetti.