Anche quest’anno, per il quarto consecutivo, Foscarini è lo sponsor ufficiale della 54 Biennale di Venezia. Con la sua presenza, Foscarini mostra di avere a cuore non solo il mondo della luce e dell’illuminotecnica di design, ma di possedere elevato interesse anche per l’universo dell’arte e della cultura, nelle sue differenti espressioni comunicative.
In occasione della 54. Esposizione Internazionale d’Arte le lampade Foscarini hanno deciso di far trasparire, tramite la loro illuminazione, i luoghi storici della Biennale, in modo da regalarne una visione contemporanea, inedita, quasi magica.
Protagonista dello spazio, oltre alla poliedrica collezione, è inoltre il divertente e originale contest on line Do you light? I like the light! (doyoulight.foscarini.com): Foscarini tramite un gioco d’immaginazione, stimola i visitatori della Biennale a lasciarsi dominare dalla propria creatività, sviluppando bizzarre, suggestive e geniali composizioni utilizzando le differenti lampade della collezione.
Nell’area relax del bookshop dell’Arsenale i visitatori potranno dunque incontrare i tanti volti Foscarini
che confermano, come si legge dal sito ufficiale “l’impegno a sostegno delle eccellenze culturali e la vicinanza ai linguaggi espressivi contemporanei.”
Con la Biennale Foscarini lancia anche una nuova proposta editoriale. Si chiama “Inventario”, ed è una rivista interamente dedicata alla cultura del progetto. Inventario è un magazine di forte impatto visivo, trasversale, che mira a coinvolgere i lettori verso le tematiche dell’innovazione e della ricerca.
I soggetti saranno le intuizioni, le proposte creative e le idee. “Inventario non è una rivista, Inventario non è un libro. Inventario è un nuovo progetto editoriale che getta uno sguardo illuminato e libero sulla scena del design, dell’architettura e dell’arte”. Sarà diretto da Beppe Finessi Beppe Finessi, un architetto che da anni svolge un’attività didattica presso la Facoltà di Design e la Prima Facoltà di Architettura di Milano. Promuove inoltre una seria analisi di critica, in quanto redattore della rivista Abitare. Si occupa di ricerca per numerosi eventi espositivi, mostre e infine numerosissime si contano le pubblicazioni da lui curate su Bruno Munari e Angelo Mangiarotti. Citiamo ad esempio il progetto di ricerca “Imparare dall’arte”, che ha come tema chiave il rapporto tra arti visive e architettura. Oppure la ricerca “Vedere l’arcobaleno di profilo”, che si inserisce all’interno del progetto dedicato alle “piccole cose”.
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La Biennale di Venezia: qualche notizia in più.
La Biennale di Venezia è un organismo non profit sostenuto dallo stato italiano. Nasce come società di cultura nel 1895 con il fine di stimolare l’attività artistica e il mercato dell’arte nella città di Venezia. A far decollare l’iniziativa fu un gruppo di intellettuali veneziani capeggiati dal sindaco del tempo, Riccardo Selvatico. Sia la Mostra internazionale d’arte che Mostra internazionale d’arte cinematografica sono le prime manifestazioni realizzate nel loro genere ancora esistenti.
Il nome “Biennale” deriva dalla cadenza biennale delle sue manifestazioni, con l’eccezione dell’annuale Mostra del cinema. Grazie alla Biennale di Venezia, nel settore culturale, il termine italiano “biennale” (utilizzato così com’è anche in altre lingue) ha acquisito una più ampia valenza ed è diventato per antonomasia sinonimo di grande evento internazionale ricorrente.