SPECIALE EUROLUCE 2011.ORBITA DI BRIAN SIRONI: UNA SCULTURA DI LUCE…

In occasione di Euroluce 2011 Brian Sironi ha presentato Orbita, una “scultura di luce” a LED prodotta da Martinelli Luce, già finalista al concorso Young&Design di Rima Editrice, con la quale il designer sembra voler proseguire il percorso stilistico intrapreso con la celeberrima Elica.

Orbita è una lampada da terra a LED a luce indiretta.

La sorgente è una striscia LED da soli 60 W, lunga 170 cm, che si trova non all’interno del corpo luminoso, bensì nel braccio esterno in alluminio rosso. L’intensità della luce varia a seconda della distanza dei LED rispetto al corpo ellittico: se il braccio è in posizione centrale, la distanza è minima e quindi la luce, riflettendosi sulla struttura centrale, si diffonde in profondità; se viene collocato – sempre manualmente – ai lati, esso sfiora appena il corpo centrale e il fascio di luce proiettato risulta inferiore.
Si sviluppa così una molteplicità di giochi ed effetti luminosi, che consentono alla lampada un eclettismo di luce assolutamente peculiare. L’alluminio inoltre assicura all’oggetto un’immagine di leggerezza e candore sublimi. Come la luce della luna che si propaga sulla terra è solo il riflesso della luce del sole, pur se così non appare ai nostri occhi, la struttura portante diviene passivo eppure straordinario e affascinante riverbero di una fonte che è altro da sé e da cui lei dipende. Percorrendo la sua traiettoria, senza bisogno di interruttori, è il braccio stesso a far raggiungere infatti il massimo vertice di illuminazione, così come il punto di spegnimento del corpo centrale: esattamente come avviene per la luna, ciò dipende dalla posizione di questo rispetto al braccio-sole, sua sorgente.
Come scrive lo stesso Sironi, la lampada-monumento richiama ad Eclisse di Vico Magistretti. Vi si osserva innanzitutto un uguale ricerca di essenzialità e purismo formale, princìpi derivanti da quel medesimo “concept design” di cui appaiono entrambi fedeli seguaci. Il termine, foggiato dallo stesso Magistretti, indica una tipologia di disegno che vede il suo punto di partenza in un preciso concetto esecutivo-funzionale la cui semplicità determina già la capacità distintiva dell’oggetto.
Non sono necessari fronzoli decorativi per fare di una lampada un oggetto di design. C’è l’idea iniziale che prende forma, ed è nella sua più essenziale elaborazione che si ottiene il risultato più eccellente. Come Eclisse anche Orbita può esser definita un variatore analogico: anche qui è possibile cangiare l’intensità della luce esclusivamente grazie alla “fisicità” della lampada stessa, alla quale tuttavia è sempre l’uomo a dover porre mano. Sta infatti nel suo intervento determinare la fisionomia ultima dell’apparecchio, sia per quanto riguarda l’aspetto che per quanto concerne il contenuto luminoso: è lui che consente all’oggetto un continuo rinnovamento. Entrambe le lampade sembrano così voler esaltare chi è da sempre il protagonista centrale di un progetto di design, ovvero l’uomo, del quale esso si pone a fedele servizio.

Proseguendo nella descrizione di Orbita, si nota che l’oggetto sviluppa sì la stessa tipologia di movimento avvertibile in Eclisse, ma lo fa seguendo una direzione diametralmente opposta. Se nella lampada di Magistretti, infatti, la luce rimane interna al corpo principale, nella creatura di Sironi la fonte luminosa si trova in un elemento esterno. In Eclisse, poi, la struttura generante l’illuminazione rimane immobile, mentre è il corpo che le ruota attorno a dettarne l’intensità fino alla scelta dell’assenza. Nell’opera di Sironi invece a percorrere un’orbita intorno al corpo della lampada è lo stesso fascio di luce a LED.

Si ringrazia per le numerose e fondamentali notizie il designer Brian Sironi, di cui vi invitiamo a visitare il nuovissimo sito: www.briansironi.it

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